Egitto: navigando il Lago Nasser

Iniziamo il nostro viaggio da Milano (possiamo organizzare la partenza da altri aeroporti su richiesta), volando verso Assuan. Al nostro arrivo, saremo accolti e trasferiti privatamente al nostro hotel.

Dedicate un'intera giornata per esplorare autonomamente Assuan, la vivace capitale del sud dell'Egitto, nota come Bassa Nubia fin dai tempi dei faraoni. Situata sulle rive del Nilo, Assuan offre numerose opportunità di visita. Immergetevi nella sua ricca storia e cultura, scoprendo le sue meraviglie a vostro ritmo. Vi suggeriamo di visitare l'Isola di Agilkia con il suo santuario di Iside, accessibile solo in battello. Oppure naviga in feluca verso l'Isola Elefantina per esplorare le rovine del tempio di Hatshepsut e i Nilometri. O ancora scoprite l'Isola di Kitchener, un paradiso botanico creato dal generale britannico, e le cave di granito rosso di Assuan con l'obelisco incompiuto. Infine, passeggiate lungo il Nilo e perdetevi nel vivace souk tra spezie e artigianato.

Al risveglio, ci dirigiamo verso il porto di Assuan per imbarcarci sul Dongolah, un affascinante battello privato con soltanto 4 cabine. Questa imbarcazione ci offre l'opportunità di navigare sul vasto lago in serenità, lontano dalle masse di turisti. Il Dongolah, con la sua lunghezza di soli 18 metri, ci permette di raggiungere le coste più remote del lago, dove possiamo sbarcare e goderci visite sorprendenti. Durante il viaggio verso il punto di imbarco, avremo l'occasione di ammirare la maestosa diga di Assuan, costruita per volere del presidente Nasser e completata nel 1971. Questa struttura ha permesso la formazione di un immenso lago, oggi essenziale per l'agricoltura e la produzione di energia elettrica. Tuttavia, la diga ha anche costretto il governo egiziano, con l'aiuto di molti Paesi, a intraprendere un programma di protezione dei siti archeologici che rischiavano di essere sommersi. In molti casi, come quello famoso di Abu Simbel, questi antichi templi egizi sono stati letteralmente smontati e rimontati in luoghi sicuri dalle acque. E così ci ritroviamo a navigare tranquillamente sul Lago Nasser, assaporando la sua autentica essenza, mentre ci prepariamo a trascorrere la nostra prima notte cullati dalle sue acque.

All'alba, leviamo l'ancora, navigando tra le acque oscure del lago e un panorama sempre più desolato che ci circonda. Lungo le coste frastagliate, canyon e crepe si rivelano, segni degli antichi wadi, fiumi stagionali ora asciutti, che un tempo sfociavano nel Nilo. Avanzando verso la parte meridionale del vasto lago, scopriamo un altro luogo dove tre antichi templi sono stati trasferiti e ricostruiti: Wadi es-Sebu. Sbarcando sulla costa occidentale, il regno dei morti per gli antichi egizi, esploreremo le loro rovine. Le più maestose sono quelle del tempio di Ramses II, eretto 1200 anni prima di Cristo. Il tempio è ancora oggi preceduto da una fila di sfingi con volto umano, rappresentazioni del faraone in forma di leone, con la doppia corona del Re dell'Alto e Basso Egitto. Poco distante, il tempio originale di Dakka, dedicato a Thot, il dio della saggezza e delle lettere, spesso raffigurato come un Ibis con uno stilo per scrivere. La storia di questo edificio è affascinante, probabilmente costruito da un re Meroitico, il re Arkamani. I re meroitici sono i successori dei Faraoni Neri, quella dinastia nubiana che per quasi 150 anni governò l'intero Egitto antico. Sconfitti dagli assiri, i loro discendenti si ritirarono in quello che oggi è il Sudan, con una nuova capitale, Meroe: qui la cultura egizia sopravvisse fino al 3° secolo D.C., quando nel nord era stata completamente sostituita dal cristianesimo da due secoli. Il contrasto tra il blu delle acque, popolate da una vita sottomarina vivace, e l'ocra della sabbia circostante, offre uno spettacolo unico e continuo, reso ancora più emozionante dalle luci del tramonto.

Continuiamo il nostro viaggio, ammirando il paesaggio di rocce e sabbia, fino a raggiungere il Wadi Temsah. Qui, le scogliere e i promontori frastagliati si alternano alle alte dune di sabbia sahariana dorata, che delicatamente sfiorano le acque. È il luogo ideale per concedersi una passeggiata nel caldo abbraccio di questa duna dorata e, per chi lo desidera, anche un tuffo nelle acque, qui, particolarmente limpide. Proseguiamo poi il nostro percorso verso la zona dei Fiordi di Kurusquo. Qui le colline rocciose si insinuano profonde nelle acque del lago, creando un affascinante gioco di insenature, golfi e baie nascoste. Tutto intorno a noi, fino a dove l'occhio può vedere, il deserto nubiano, mentre la luce del tramonto tinge il cielo di rosa, accogliendoci ai piedi del promontorio di New Amada.

La nostra giornata inizierà con la scoperta di ulteriori testimonianze storiche emerse dal lago. La vista sulle acque e sul deserto è mozzafiato, ma la vera sorpresa ci attende all'interno dell'edificio principale. Entrando nel tempio di Amada, vedremo i colori vivaci dipinti dagli scribi 3500 anni fa su pareti ricoperte di geroglifici e bassorilievi. Poco distante, oltre il tempio di Derr, scopriremo la tomba di Pennut, un funzionario dell'epoca di Ramses VI (XII sec. a.C.), incaricato del faraone per la Bassa Nubia. All'interno della sua tomba, lo vedremo in compagnia della sua famiglia, con la moglie Thaka, una cantante e sacerdotessa, e le loro figlie, fare offerte agli dei. La sua biografia, incisa sulle pareti, include il momento forse più importante della sua carriera: il premio in oro ricevuto dal Viceré di Kush, per ordine del faraone in persona. Riprenderemo la navigazione per fermarci, questa volta, vicino alla sponda orientale del grande lago dove si erge la mole rocciosa di Qasr Ibrim. Questa isola, un tempo un'imponente collina prima della costruzione della diga, ha permesso ai suoi monumenti di sopravvivere senza dover essere spostati. I faraoni avevano insediato qui i loro ufficiali per il controllo dei commerci con l'Africa sub-sahariana e i loro templi e le tombe sono scavati nei fianchi rocciosi ora circondati dalle acque. Con l'arrivo dei romani, qui fu stanziata una delle guarnigioni più a sud di tutto l'Impero. I resti dei loro edifici sono sulla sommità della collina, dove si trovano anche le rovine di una grande cattedrale di epoca bizantina.

Ci troviamo a breve distanza dalla frontiera con il Sudan, pronti a scoprire uno dei luoghi più famosi del pianeta: i templi di Abu Simbel. L'arrivo in questo meraviglioso luogo direttamente via acqua è un'esperienza unica, con l'emozione che cresce man mano che ci avviciniamo, accolti dalle famose statue del faraone seduto che adornano la facciata del tempio principale. Qui si trovano due templi commissionati da Ramses II nel XIII secolo a.C., durante il periodo di massima potenza e prosperità dell'antico Egitto. Il faraone decise di celebrare qui la sua grandezza e il suo dominio sulla Nubia. Le due facciate monumentali, alte 20 e 15 metri, furono scavate in due colline di calcare che dominavano il paesaggio desertico circostante. All'interno delle colline si trovano i veri templi, un susseguirsi di grandi stanze colonnate, magazzini e cappelle. L'altare più importante del tempio fu costruito in modo da allinearsi con i raggi del sole all'alba in occasioni speciali. Solo due volte l'anno, infatti, la luce attraversa tutti i corridoi per illuminare le statue degli dei nell'ultima cappella, nel cuore della roccia. Dopo questa visita straordinaria, torneremo ad Assuan, da dove è iniziato il nostro viaggio, a bordo del nostro veicolo attraversando la strada del deserto. All'arrivo, ci sistemiamo in hotel.

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