Green Pass Covid: Tutto quello che devi sapere sul Passaporto Sanitario Internazionale
Di cosa si tratta, modalità di richiesta, privacy dei dati e tutti gli elementi principali del Digital Green Certificate.
Ultimo aggiornamento il 05/08/2021
Beatrice
Martinetti
Martinetti
7 min.
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Per viaggiare è sempre stato necessario essere muniti di una carta d’identità o di un passaporto. Per viaggiare quest’estate è invece necessario possedere il Green Pass, un documento approvato in tutta l’Unione Europea che consente di viaggiare liberamente all’interno dei 27 Stati membri e non solo.
Abbiamo raccolto le principali domande e risposte, costantemente aggiornate in base alle ultime notizie ufficiali. Di seguito trovi tutto quello che devi sapere sul Passaporto Sanitario Covid.
Cos’è il Digital Green Pass e in quali formati è disponibile?
Il Certificato Verde Digitale è un documento che permette la libera circolazione sicura dei cittadini durante la pandemia Covid-19. Il formato del Digital Green Pass è digitale o cartaceo: in entrambi i casi presenta un QR code che permette di verificare l'autenticità del documento. Il Pass Covid Europeo è il miglior compagno di viaggio di ogni cittadino: grazie ad esso è possibile tornare a viaggiare in tutti e 27 gli Stati membri dell’Unione Europea, nonché in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Una sorta di Passaporto Sanitario Internazionale che garantisce la nostra sicurezza in viaggio almeno fino a quando l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) non dichiarerà terminata l’emergenza di sanità pubblica Coronavirus.
Il Green Pass è gratuito?
Sì, il Certificato Verde Europeo è gratuito. A sostenerne i costi nazionali sono gli Stati membri, mentre la Commissione Europea ha finanziato la creazione di un gateway per la verifica delle firme annesse al QR code in tutta l’Unione Europea e ha aiutato gli Stati membri nello sviluppo dei software di verifica necessari per la scansione dei codici. Gli Stati membri sostengono i costi di realizzazione dell'infrastruttura a livello nazionale.
A cosa serve il Green Pass?
Dal 6 agosto il Green Pass sarà necessario non solo per gli spostamenti ma anche per accedere a luoghi che frequentiamo quotidianamente in viaggio quali ristoranti e bar al chiuso (escluso servizio al banco), musei, mostre, giardini termali e luoghi di cultura. Attenzione: in quest’ultimo caso il Green Pass è necessario anche per accedere a luoghi che presentano un’alternanza di spazi chiusi e aperti, come nel caso degli Scavi di Pompei (imperdibili!). Consigliamo a tutti i nostri viaggiatori di munirsi di Green Pass per vivere la propria vacanza in totale serenità, senza rinunciare a momenti indimenticabili. Nel caso in cui tu non possa disporre di Green Pass al momento del tuo viaggio organizzato con Tramundi, non preoccuparti: le nostre guide locali saranno liete di assisterti e fornire indicazioni nel momento in cui dovrai ripetere il test molecolare antigenico alla scadenza delle 48 ore.
Formato Digital Green Pass
Chi può ottenere il Green Pass?
Per ottenere la Carta Verde basta rispondere a uno dei seguenti requisiti: aver ricevuto la prima dose di vaccino autorizzato dall’EMA (in questo caso, la validità del Green Pass dura fino alla data della seconda somministrazione), aver completato il ciclo vaccinale autorizzato dall’EMA (in questo caso, la validità del Green Pass è di nove mesi dal momento dell’ultima somministrazione), essere guariti da Covid-19 (in questo caso, la validità del Green Pass è di sei mesi dal giorno della guarigione) o aver effettuato un test molecolare o test rapido con esito negativo (in questo caso, la validità del Green Pass è di 48 ore dalla somministrazione del test). Si definisce erroneamente Certificato Vaccinale ma in realtà, come visto nel paragrafo precedente dedicato alle informazioni contenute nel documento, è corretto definirlo Green Pass poiché non è necessario essere vaccinati per richiederlo. Onde evitare ingiustificate discriminazioni nei confronti di chi non è stato vaccinato per valide ragioni, la Commissione ha esteso il cosiddetto certificato vaccinale anche al risultato negativo di un test Covid-19 oppure all’avvenuta guarigione. Una proposta inclusiva, che permette a un maggior numero di viaggiatori di accedere al Green Pass e circolare liberamente all’interno dell’Unione Europea e degli altri Stati aderenti all’iniziativa. Nel caso di mancata vaccinazione è dunque possibile viaggiare dove previsto pur sempre rispettando eventuali restrizioni in vigore quali test o periodo di quarantena e/o autoisolamento se richiesto.
Quali dati sono contenuti nel Green Pass?
Il Green Pass contiene informazioni essenziali relative a ciascun viaggiatore in possesso: nome e cognome, data di nascita, Stato membro rilasciante il documento, identificativo univoco del certificato. Inoltre il Certificato Verde Europeo contiene dati medici sensibili riguardanti la condizione di salute del viaggiatore interessato, necessari per garantire la sicurezza negli spostamenti. A tal proposito, sarà possibile identificare informazioni quali:
- In caso di Certificato di Vaccinazione: prodotto vaccinale e fabbricante, numero di dosi, data di vaccinazione. Dove richiedere il certificato di vaccinazione? Il certificato vaccinale per viaggiare viene rilasciato dal proprio Stato membro indipendentemente dal tipo di vaccino anti Covid-19 ricevuto.
- In caso di Certificato di Test: tipo di test (NAAT/RT-PCR o antigenico rapido), data e ora del test, centro di somministrazione, risultato. Per garantire l'attendibilità del risultato del test, si ricorda che vengono accettati solo i cosiddetti test NAAT (compresi i test RT-PCR) e i test antigenici rapidi presenti nell'elenco stabilito sulla base della raccomandazione 2021/C 24/01 del Consiglio.
- In caso di Certificato di Guarigione: data del risultato positivo del test, soggetto che ha rilasciato il certificato, data di emissione, data di validità.
È garantito un altissimo livello di protezione dei dati: i certificati contengono solo una serie limitata di informazioni necessarie per garantire la sicurezza di ogni viaggiatore e queste non possono essere conservate dai paesi visitati. A fini di verifica vengono controllate solo la validità e l'autenticità del certificato accertandosi da chi è stato rilasciato e firmato; tutti i dati sanitari rimarranno unicamente negli Stati membri che hanno rilasciato il certificato e non vengono conservati in una banca dati a livello di Unione Europea.
Come scaricare il Green Pass?
A distanza di 48 ore dalla somministrazione della prima dose, si riceverà via sms un codice identificativo (codice AUTHCODE) da parte del Ministero della Salute. Collegati al sito internet del Governo o accedi all’App Immuni e segui le indicazioni per procedere con il download del tuo Green Pass: inserisci il codice ricevuto, la data di scadenza e il numero della tua tessera sanitaria (nel caso in cui non si è iscritti al Servizio sanitario nazionale bisogna inserire tipo e numero del documento comunicato in sede vaccinale). E se ho perso il codice AUTHCODE? Non preoccuparti: dal 30 luglio sarà possibile recuperare questo codice in autonomia, anche in assenza dell’sms ufficiale. Il Green Pass è disponibile anche sull’App IO: in questo caso basterà effettuare l’accesso con SPID o CIE e si avrà subito a disposizione il proprio certificato, senza alcuna procedura di richiesta da eseguire.
Cascata Skógafoss, Skógar, Islanda
Lasciati ispirare
Dove si può viaggiare con il Green Pass?
Il Certificato Verde Europeo ti apre le porte dell’Unione Europea, ma non solo: il documento è valido in tutti e 27 gli Stati membri oltre a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Una grande speranza per l’intero settore turistico, per le singole economie degli Stati aderenti e per i viaggiatori che possono finalmente tornare a ri-scoprire un pezzo di mondo alla volta. Al momento queste sono le limitazioni territoriali del Passaporto Verde che sarà valido fino al momento in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) avrà dichiarato cessata l'emergenza sanitaria internazionale Coronavirus. Nel momento in cui si potrebbe sviluppare un’ulteriore emergenza sanitaria a livello pubblico, derivata da una variante Covid-19 o da una malattia infettiva simile, il sistema di certificazione potrebbe essere riattivato.
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